L’utilizzo dei bombi impollinatori in agricoltura ci ha permesso di accrescere le produzioni locali in tutta la Sardegna, di frutteti e ortaggi, migliorando lo sviluppo uniforme delle colture (con un grande risparmio di tempo e risorse). Leggi l’articolo per scoprire i vantaggi e le modalità di impiego del bombo in campo aperto o ambiente protetto.
Il Bombus Terrestris a servizio dell’orticoltura
Il bombus terrestris, chiamato comunemente bombo, è un “insetto utile” dell’ordine degli imenotteri. Il nome, tradotto dal greco deriva dalle ali membranose. La loro struttura organizzativa è costituita da colonie, composte da una regina che depone le uova e dalle operaie che raccolgono il polline e curano il nido. Una colonia di bombi impollinatori dura diverse settimane, fino a quando la comparsa di future regine indica la fine del ciclo naturale.
Come funziona e a cosa serve l’impollinazione naturale
L’impollinazione avviene con lo spostamento del polline dall’antera, la parte terminale dello stame (organo sessuale maschile dei fiori) allo stigma, una regione dei carpelli (organo sessuale femminile dei fiori) situate spesso nella parte terminale di un sostegno chiamato stilo.
Al giorno d’oggi, l’impollinazione naturale è molto utile per la normale produttività delle colture da frutto o per averne dei vantaggi legati alla crescita del frutteto stesso.
Capita sempre più frequentemente di riscontrare problemi derivanti dalla incompleta o mancata impollinazione, dovuta alle condizioni microclimatiche avverse che minano la maturità pollinica e la germinazione del polline.
L’accresciuta difficoltà di reperimento delle api e la loro difficoltà di gestione, unita alla maggiore accessibilità dei bombi, ha reso questi ultimi, ormai utilizzati da decenni in orticoltura, alla portata del frutticoltore professionista.
Come il bombo svolge la sua funzione di impollinazione
Nel 1988, venne scoperto che i bombi erano i migliori impollinatori per il pomodoro che prima di allora veniva impollinato manualmente con grande dispendio di manodopera e con un’efficienza minore rispetto all’utilizzo dell’insetto. Il bombo è risultato particolarmente efficace grazie alla sua tecnica di impollinazione per “ronzio” con vibrazione del fiore.
In qualche anno il loro utilizzo è diventato lo standard mondiale per l’impollinazione dei pomodori e dopo successivi test su altre colture, si è arrivati alla conclusione che il loro utilizzo risultava vantaggioso come impollinatore naturale. Oggigiorno vengono utilizzati con successo per più di cento colture diverse in tutto il mondo.
La loro grande efficienza è dovuta alla loro capacità di trasferire grandi quantità di polline, dovuta dal loro corpo ricoperto di peli e alla loro dimensione. La peluria del bombo consente ai granuli del polline di attaccarsi al busto e quindi essere trasportato. Altri granuli vengono trasportati tramite i cestini per polline che il bombo ha situati nelle zampe posteriori.
Vantaggi nell’impiego dei bombi impollinatori
Come abbiamo già visto i bombi trasportano grandi quantità di polline e questo rende già vantaggioso il loro utilizzo, ma sono vari i motivi che li rende affidabili ed efficienti.
Hanno un’alta frequenza di visita ai fiori, che fornisce un impollinazione ottimale oltre al fatto che operano anche con situazioni meteo avverse e con temperature relativamente basse, fino ai 10°C e in ambienti protetti. Non sono insetti aggressivi e hanno bisogno di poca manutenzione, unita alla facile modalità di utilizzo.
Campo aperto o ambiente protetto: la versatilità del Bombus Terrestris
Il fatto che visitano le colture situate nei pressi dell’arnia, fa si che la loro impollinazione sia efficace anche su colture meno attraenti dal punto di vista impollinatorio e che necessitano di una migliore impollinazione. Oltretutto, passando indifferentemente fra alberi e filari, da beneficio all’impollinazione incrociata utile per alcuni tipi di colture.
Negli ambienti protetti, come serre, frutteti coperti da rete e tunnel risultano più efficaci rispetto alle api e il loro lavoro di impollinazione inizia alle prime ore dell’alba fino a notte inoltrata.
Modalità di impiego dei bombi per l’impollinazione
I bombi impollinatori vengono distribuiti in arnie, di solito vengono applicate dalle 3 alle 8 arnie per ettaro, a seconda dei casi. Le arnie vengono posizionate in campo aperto o all’interno della struttura predisposta alla coltura e vengono solitamente fornite dentro cassette resistenti ai fattori climatici avversi come la pioggia e che resistono all’umidità proveniente dal terreno.
Hai bisogno di una mano?
Per impiegare i bombi impollinatori nel modo corretto, oltre ai vari accorgimenti del caso, si devono conoscere le caratteristiche biologiche del l’imenottero in questione e delle specifiche colture nelle quali agire con l’impollinazione naturale.