Coltivazioni e colture foraggere: scelta del varietale in Sardegna

Lug 7, 2021 | Coltivazione, Tutti gli articoli

Coltivazioni e colture foraggere: scelta del varietale in Sardegna

La Sardegna è caratterizzata da un’economia agricola principalmente incentrata sull’allevamento. Nelle aziende agro-zootecniche ,dove possibile, è buona pratica dedicare una parte della SAU aziendale alla coltivazione delle foraggere per il fabbisogno della stessa azienda.

Alcune aziende, invece, trattano esclusivamente coltivazioni foraggere (foraggi per allevamenti) e dedicano l’intera SAU alla produzione del fieno e dei cereali. Queste aziende nello specifico hanno il ruolo di destinare alla vendita tutti i loro prodotti grezzi per soddisfare il fabbisogno delle aziende agro-zootecniche del territorio che non hanno la possibilità di autoprodursi il prodotto in loco.

Detto ciò capiamo insieme quelle che sono le buone pratiche per scegliere un prodotto adatto al mercato locale. Parliamo quindi di soddisfare il fabbisogno di aziende dedicate all’allevamento di ovini, bovini, equini ecc.

Come scegliere il varietale foraggere da coltivare

Il varietale foraggere da coltivare si seleziona in base alle specifiche necessità. Infatti abbiamo diversi tipi di foraggi a nostra disposizione, ognuno con le proprie caratteristiche e qualità.

Per colture foraggere da pascolo e da sfalcio annuali

Per i pascoli annuali ideale è scegliere essenze singole o miscugli con una grande capacità di ricaccio e un buon tenore proteico ma facendo sempre attenzione alla presenza della fibra omogenea all’interno del pascolo. Questo risultato si può ottenere con miscugli studiati secondo le proprie esigenze ma senza mai trascurare la qualità delle sementi e della pratica agricola per la semina.

Una buona scelta è quella dell’utilizzo di sementi rizzobiate come quelle FERTIPRADO che offrono una qualità eccezionale delle sementi, con miscugli studiati e testati ogni anno per migliorare sempre le prestazioni della coltura, forniscono una garanzia di raccolto con i consigli giusti per ogni esigenza e per garantire soprattutto omogeneità e qualità del prodotto.

Varietà di miscugli Fertiprado:

A – Se si cerca rapidità e versatilità, suggeriamo SPEEDMIX, miscuglio composto da loietto e leguminose annuali. Si tratta di una selezione di sementi di graminacee e leguminose ad alta produzione e rapida crescita iniziale, nelle semine precoci consente il pascolamento immediato dopo 40-50 giorni con una grande capacità di rigerminazione. Produce un foraggio ad alto contenuto di proteine ed eccellente digeribilità. Garantisce produzioni elevate di pascoli continui, a intermittenza o a rotazione, e di tagli multipli. Il primo taglio deve essere effettuato (con pascolo o meccanico), quando il loietto ha 8-9 foglie, per migliorare l’omogeneità della coltura e il controllo delle infestanti migliorando la composizione floristica. Per un migliore rapporto quantità/qualità, l’ultimo taglio del fieno o insilamento deve essere effettuato quando il 30-40% delle leguminose sono in fiore. Si consiglia la semina in autunno in quantità di 30 – 40 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Si consiglia una concimazione profonda con 20-30 unità di Azoto e 40-60 unità di fosforo. In copertura concimare con al massimo 30 unità di Azoto a gennaio/ febbraio dopo osservazione dei campi. Attenzione al PH: in caso di PH inferiore a 5,5 sarebbe opportuna una correzione con calce.

B – Se cerchiamo resistenza e produttività una buona soluzione è AVEX, miscela di avena, veccia e trifoglio annuali. Tollera pascoli moderati prima della fine della levata dell’avena ed è ideale per le aziende agricole che intendono unire quantità e qualità in un unico taglio in quanto consente di ottenere insilamenti di fieno più ricchi di fibre e con un buon contenuto proteico. Si consiglia la semina durante il mese di settembre/novembre in quantità di 40 – 50 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Per la concimazione seguire i consigli dati per speedmix.

C – Per la massima produzione e qualità con un taglio unico o con un primo taglio/pascolo invernale di pulizia, suggeriamo FERTIFENO, composto da loietto annuale, veccia e altri trifogli annuali. Costituito da varietà tardive il potenziale produttivo si rivela in primavera alla fine del ciclo. Eccellente digeribilità e aumento della capacità di ingestione degli animali sono le caratteristiche che lo rendono la soluzione ideale per le aree in cui gli animali non possono entrare a pascolare regolarmente. Produce un foraggio ad alto valore proteico, ideale per le produzioni più intensive. Per un insilamento di alta qualità, è necessario effettuare un pre-essiccamento in modo da ottenere un contenuto di sostanza secca del 30-45%. Si consiglia la semina durante il mese di settembre/novembre in quantità di 35 – 45 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Per la concimazione seguire i consigli dati per speedmix.

D – Per chi cerca la massima produzione di fieno o insilamento indichiamo TRITIMIX, miscela ad alta biodiversità per taglio unico, composta da triticale, loietto annuale, veccia e trifogli annuali. Anche se si tratta di una coltura a taglio unico è possibile effettuare un taglio di pulizia (con pascolo o meccanico) per tenere sotto controllo le infestanti fino all’accestimento del triticale. Il taglio finale deve essere effettuato quando le leguminose sono nella fase iniziale di fioritura (miglior rapporto qualità/quantità). Si consiglia la semina tra ottobre e dicembre in quantità di 60 – 80 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Per la concimazione seguire i consigli dati per speedmix.

E – Miscuglio nuovissimo nato nel 2019 è C-MIX, composto da orzo ibrido, loietto annuale, veccia e trifogli annuali. Il vigore dell’ibrido in un miscuglio a ciclo lungo per taglio unico. Adatto sia per fieno che per insilato. Si consiglia la semina tra ottobre e dicembre in quantità di 40 – 50 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Molto simile al TRITIMIX nella gestione per chi preferisce l’orzo al triticale. Per la concimazione seguire i consigli dati per speedmix.

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Per pascoli o foraggi pluriennali

A – Sui campi con irrigazione suggeriamo una miscela di sementi composta da leguminose e graminacee perenni. Tale miscuglio è eccellente per il pascolo in periodi critici e reca una fonte permanente di proteine ad alta digeribilità. Può essere tagliato nei momenti di massima crescita. Data la sua composizione durante il primo anno il pascolo ha una crescita iniziale più lenta e può essere usato per il pascolamento da 3 a 5 mesi dopo la semina. Suggeriamo poi un primo taglio (pascolo o meccanico) per migliorare l’omogeneità del prodotto ed il controllo delle infestanti. Durante gli anni successivi si consiglia il riposo invernale (o riduzione del carico animale) tra novembre e febbraio. Si consiglia la semina durante il mese di settembre in quantità di 25 – 35 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Si consiglia una concimazione profonda con 20 unità di Azoto, da 40 a 90 di Fosforo e Potassio prima della semina. In copertura concimare solo con Fosforo se le graminacee risultano predominanti altrimenti utilizzare massimo 30 unità di Azoto.

B – Sempre sui terreni irrigui buoni risultati si possono ottenere con MIX III: una miscela con durata di 2-3 anni per uso misto per tagli e/o pascoli. Tollera i pascoli intensi. Energetico, ricco di proteine e ad alta digeribilità, riduce i costi dell’alimentazione a base di concentrati. Fissa l’azoto atmosferico riducendo i costi di concimazione azotata. E’ la migliore soluzione per la produzione di foraggi da taglio tra 2 e 3 anni. Ha una crescita iniziale rapida pertanto il primo taglio (con pascolo o meccanico), effettuato da 2 a 3 mesi dopo la semina, consente di migliorare l’omogeneità della coltura e di effettuare il controllo delle infestanti migliorando la composizione floristica. Il riposo invernale (o riduzione del carico animale) tra la metà del mese di novembre e febbraio aumenta la produzione di erba. Tra marzo e ottobre si possono effettuare tagli con intervalli di 2-3 mesi per insilamento o fieno di alta qualità. L’aumento della frequenza di taglio aiuta a stimolare i pascoli e a migliorare il controllo delle infestanti. Si consiglia la semina tra settembre e novembre oppure tra febbraio e aprile in quantità di 30 – 40 Kg/ha su terreno scomposto e piano ad una profondità che va da 0,5 a 1 cm. Per la concimazione seguire le indicazioni date per fertireg.

C – Sui terreni non irrigui la nostra proposta riguarda un miscuglio di leguminose e graminacee annuali e perenni ad alta capacità di ricrescita che consente un elevato carico animale. Questo miscuglio offre una produzione da 3 a 5 volte superiore ai pascoli esistenti in termini di qualità e quantità. Vi si può pascolare tutto l’anno anche se il picco avviene in primavera. Per un miglior impianto durante il primo anno è consigliato il pascolamento a 2-3 mesi dalla semina con un elevato carico animale per tenere sotto controllo le infestanti; ritirare gli animali dal pascolo all’inizio della fioritura (di solito inizi di marzo) in modo da garantire una produzione elevata di sementi. Pascolare nuovamente a giugno/ luglio sul secco con il massimo numero di animali fino a fine estate. Gli anni successivi lasciare il pascolo a riposo durante le prime 2 o 3 settimane di piogge autunnali per favorire l’assestamento delle piante e dopo questo periodo il pascolamento deve essere continuo o a rotazione. Si consiglia una concimazione profonda con 20 unità di Azoto, da 40 a 90 di Fosforo e Potassio alla semina. In questi erbai le leguminose riescono a fissare 100 kg/ha/anno di azoto atmosferico e pertanto si sconsiglia una concimazione azotata in copertura. E’ preferibile la semina durante il mese di settembre/ottobre in quantità di 25 – 30 Kg/ha su terreno lavorato a 10 cm e piano ad una profondità di semina che va da 0,5 a 1 cm.

La gestione dei prati pluriennali, soprattutto per i tagli o pascolamento nel primo anno deve necessariamente essere molto attenta, per non compromettere la risemina: evitare tagli o pascolamenti alla comparsa del fiore (da inizio marzo a maggio). Negli anni successivi non è necessaria questa particolare attenzione.

Consigli per la semina delle coltivazioni foraggere

Occorre sempre rispettare la dose di semina e non aggiungere altre sementi. È buona regola, dopo la semina, non entrare con mezzi meccanici per un periodo sufficientemente lungo, ciò per consentire un buon insediamento delle specie seminate per evitare fenomeni di calpestamento. Un letto di semina ben fatto è un requisito basilare per una germinazione uniforme e una rapido sviluppo della coltura seminata. Sicuramente, fattori naturali come luce, acqua e tipo di suolo giocano un ruolo importante. Quindi è importante adottare una perfetta tecnologia di semina per garantire alle giovani piante ottime possibilità di crescita:

  • A RIGHE (SEMINATRICE): dischi possibilmente alzati e no tubi conduttori.
  • A SPAGLIO: da preferire nei terreni con forti pendenze.

Dopo la semina rullare. Effettuare una concimazione di fondo assieme alla semina o subito prima (esempio di concime 18-46: massimo 100 kg per ettaro alla semina). Concimazione di copertura in gennaio-febbraio.

DATE LE DIMENSIONI DEI SEMI NON INTERRARE MAI A PROFONDITÀ SUPERIORI A 0,5-1 cm

A cura di Simone Marongiu

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